Ricordo
immensi viali vuoti, la porta spalancata sul cielo, le pareti bianche
scandite dalle orbite blu delle finestre vuote. Ricordo di aver
provato in ogni momento cosciente a modificare a città deserta,
nella speranza di poterla completare con pazienza come si fa con una
scultura. Come ogni cosa vista in sogno, però, è solo in sogno che
la si può visitare. Immerso un mattino in una folla grigia, mi fu
infine chiaro che ci sono alcuni miracoli che vanno compiuti solo di
notte.
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